Il terzino e il centrocampista granata hanno vestito in momenti diversi la maglia dell’Inter. E il nigeriano un derby lo ha già deciso…
Un presente tutto granata, ma un passato che nerazzurro lo è stato – in momenti diversi – per entrambi. Joel Obi e Cristian Ansaldi hanno riassaggiato il prato di San Siro solamente tre domeniche fa, quando hanno sfidato proprio l’Inter, ma domenica – forse – sarà una gara ancor più speciale. Di fronte ci sarà il Milan e, per i due granata, tirerà aria di derby. Ansaldi ha vissuto solo per una stagione il clima da stracittadina. Giunto all’Inter dal Genoa nell’estate 2016, il terzino ha accumulato 25 presenze in nerazzuro tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Nel primo derby stagionale (terminato 2-2), l’esordiente Stefano Pioli lo schiera dal primo minuto, ma il terzino si dimostra in chiara difficoltà nel contenere le iniziative di Suso e ha notevoli responsabilità sul primo gol dell’esterno spagnolo. Non va meglio nella gara di ritorno. Anzi. Il tecnico parmense gli preferisce Yuto Nagatomo e l’argentino deve guardare dalla panchina il nuovo 2-2 maturato solo al 97’, quando Zapata coglie il jolly sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
E’ andata meglio a Joel Obi, senza dubbio. Il nigeriano a Milano vi è cresciuto, essendo stato tesserato dal settore giovanile dell’Inter dopo il Torneo Scirea del 2005 e, in quattro stagioni, ha accumulato 71 presenze in prima squadra. Parte titolare nel primo derby a disposizione, nel novembre 2010, salvo poi essere sostituito al 36° per un infortunio. Nel maggio 2012 subentra nella ripresa nella bella vittoria dell’Inter per 4-2 senza riuscire a mettersi in mostra. Nel 2014 torna in nerazzurro dopo la parentesi al Parma e, il 23 novembre, è decisivo nella stracittadina: Mancini lo manda in campo dal 1’ e realizza il gol del definitivo 1-1 al 16° della ripresa, con un sinistro chirurgico dal limite dell’area. Tra pochi giorni appuntamento a Milano per Milan-Torino, dunque. Per Obi e Ansaldi ci sarà tensione doppia: tensione da derby.
